Sono venti e hanno attirato gli sguardi attenti di estimatori e visitatori. Le opere di Piero Guccione, alfiere della scuola pittorica sciclitana e suo più rinomato ambasciatore nel mondo, sono protagoniste di una mostra dal titolo “Piero Guccione: un pittore dell’occhio, un pittore del visibile” presso Dir’arte, nel centro storico di Modica, fino al 25 luglio.
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Un momento dell'inaugurazione della mostra |
Fiore all’occhiello della vetrina modicana sono le grandi pale realizzate dal Maestro per la chiesa ufficiale dello stato italiano, la Basilica romana di Santa Maria degli angeli e dei martiri: il dittico “L’incontro” e “La spiaggia e la luna”, dipinto nel 2009, che Guccione ha dichiarato di non aver ancora ammirato nella sua collocazione romana.
Guccione ha inoltre spiegato il titolo scelto per la mostra. È un pittore dell’occhio e un pittore del visibile perché – ha detto durante la presentazione - il punto di partenza del suo lavoro è sempre un rapporto visivo ed emotivo con il visibile, lavorando per tutta la vita intorno alle cose concrete del suo quotidiano, che variavano in base alla città in cui viveva: se a Roma erano le macchine, ora, nella sua terra, non sono altro che il mare. E il mare è il contesto in cui ha immaginato questo incontro.
In occasione della mostra, voluta e organizzata da Francesco Di Rosolini in collaborazione con il “Cigno edizioni” di Roma, è stato realizzato un quaderno, a cura di Carla Antoci, che guida il visitatore tra le opere con cui il Maestro ha voluto omaggiare la città di Modica.
La mostra è aperta da lunedì al sabato dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30, mentre la domenica dalle 11,30 alle 13 e dalle 18 alle 21.
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