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giovedì 28 novembre 2013

Teatro Biondo, c'è lo stipendio ma non l'integrativo

Senza integrativo i dipendenti del Teatro Biondo di Palermo. I lavoratori hanno ricevuto gli stipendi arretrati, dei mesi di agosto, settembre e ottobre, ma non è stato ancora versato il riconoscimento della produttività, ovvero l’integrativo aziendale che spetta ai lavoratori dello spettacolo, previsto dal contratto di II livello. Lo rende noto la Slc Cgil in una nota. Oggi, nel corso del secondo incontro con il neo direttore Roberto Alajmo, ai sindacati è stato annunciato che "con il pagamento del mese di novembre verrà riconosciuto in acconto il 50 per cento dell’integrativo dei mesi di agosto e settembre".

Un annuncio che ha portato i sindacati a indire un’assemblea per martedì 3 dicembre alle 10. "Come avevamo chiesto già tre mesi fa, occorre sedersi a un tavolo e trovare con i lavoratori un accordo. I soci non possono dissdettare unilateralmente gli accordi e decidere di non pagare gli integrativi, parte consistente dello stipendio, o di pagarne solo la metà - dice il segretario Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso - I nostri iscritti hanno già rinunciato per la crisi a sei mesi di straordinario sotto la direzione di Carriglio". 

"Siamo disposti - prosegue la nota - ad accettare altri sacrifici solo a condizione di un piano di tagli in teatro che riguardi tutti gli appalti e i servizi dati all’esterno: si disdica l’affitto da 130 mila euro del teatro Bellini, si rinunci alla commissione a esterni delle scenografie, per le maschere si utilizzino dipendenti interni. Siamo molto contenti delle idee meravigliose del nuovo direttore dello Stabile, e vorremmo poterle applicare. E proprio per questo chiediamo, come è avvenuto al Teatro Massimo con il commissario Fabio Carapezza, di instaurare relazioni sindacali serie che producano accordi sottoscritti dai lavoratori. Abbiamo appreso che l’ex direttore Carriglio avrà pagato lo stipendio intero di dicembre, dopo aver annunciato che rinunciava al 30 per cento. Non vorremmo essere gli unici a doversi sacrificare per aggiustare il bilancio del Teatro, che non prevede più il nostro integrativo. Prima di fare tagli arbitrari, confrontiamoci sedendoci a un tavolo tecnico".

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