Dal 16 dicembre 2011 il Teatro Coppola è stato restituito alla città di Catania, tornando - dopo più di sessant'anni di abbandono - a essere luogo di cultura, scambio, incontro. Un luogo in cui partecipazione e condivisione nell'immaginare e sperimentare nuove forme di socialità, a partire dalla cultura, raccontano percorsi autonomi di consapevolezza civica. Da allora, più di centro spettacoli - tra rappresentazioni teatrali, concerti, performance, readings - si sono alternati su un palco che prima non c'era. Decine di assemblee hanno visto riunirsi cittadini per un libero confronto. Laboratori teatrali, workshop fotografici, seminari, prove aperte hanno accompagnato la cittadinanza nella riscoperta di un luogo del fare e dell'imparare.
Il 16 giugno 2012, il Teatro Coppola festeggia i suoi primi sei mesi con una giornata di incontro, discussione e spettacolo sin dalla tarda mattinata. Si inizierà alle ore 12.00 con una passeggiata sonora alla scoperta dei suoni e dei silenzi quotidiani del quartiere: camminare, ascoltare, lasciare fluire suggerimenti e suggestioni dall'ambiente intorno a noi. Nel pomeriggio, una fiaba improvvisata dai bambini sarà inventata nel cerchio festoso della narrazione collettiva con il gioco "Una favola a merenda". Alle 20.30, sarà il filo delle immagini a narrare, con il documentario "Il Teatro dei Cittadini" di Giovanni Tomaselli, i bisogni dei catanesi che nel 1821 chiesero e ottennero «un locale di pubblico spettacolo» e le urgenze di quei catanesi che nel 2011, con il lavoro volontario, quello stesso spazio hanno riaperto; mentre il fotografo Daniele Arona racconterà con la mostra fotografica "Teatro Coppola Lavori in corso", i volti e le opere di cittadini prestate alla ristrutturazione del Teatro. Alle 21.00, durante un'assemblea pubblica, diverse esperienze di volontariato e azione diretta si racconteranno attraverso le differenze, i punti d'incontro, le specifiche peculiarità delle rispettive azioni. La giornata si concluderà con lo spettacolo dal vivo degli Zuma, sul palco che da sei mesi non spegne le proprie luci e centimetro dopo centimetro riconquista la propria dignità.
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