I saloni dell'ex Cavallerizza di palazzo Sant'Elia, in via Maqueda, a Palermo, ospitano fino al 20 marzo la mostra dello scultore catanese Franco Politano dal titolo ''Povera & Guerra'', promossa dalla Provincia di Palermo e organizzata dall'associazione culturale ''Dietro le quinte'' e dall'associazione ''Volo'', in collaborazione con ''Fanale Arte Architettura''. La mostra è stata inaugurata lo scorso 18 febbraio dal presidente della Provincia Giovanni Avanti e dall'assessore alla cultura Eusebio Dalì, alla presenza dell'artista.
Franco Politano, "Bevete, questo è il mio sangue" |
L’esposizione, curata del critico Luca Maria Venturi, è costituita da 16 grandi installazioni scultoree che accompagnano il visitatore, suggerendo le fasi di un inedito percorso umano che racconta l'uomo, dal suo concepimento sino ad una morte che deriva dallo scegliere la violenza, la guerra e l'autodistruzione. L'atto creativo di Franco Politano, in queste inedite installazioni, prende possesso della storica sede espositiva, invade la fantasia, possiede sia lo spirito delle cose sia l'anima dello spettatore in una mostra più da vivere che da vedere.
L’energia che scorre nel lavoro del maestro Politano mescola credenze religiose, verità pagane, riti agricoli e industriali, per tracciare un viaggio contemporaneo che proietta in un futuro reale la sapienza dei miti arcaici ereditati dalla cultura degli avi.
Politano mette in evidenza la sua visione e il suo impegno impiegando materiali industriali di recupero, post-tecnologici, per raccontare miti eterni, in una trama disincantata, surreale, ironica. La mostra fa risaltare la continuità e la necessità di un confronto artistico tra le diverse realtà isolane e in particolar modo tra Palermo e Catania, esprimendo la forte personalità artistica della terra di Sicilia che documenta gli eventi e i personaggi di storia, tragedie e bellezza.
La mostra resterà potrà essere visitata dal martedì al sabato, dalle 9:30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; domenica e festivi, dalle 9:30 alle 13. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
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