L’assessore ai Beni Culturali Sebastiano Missineo, il dirigente generale del Dipartimento Gesualdo Campo e il direttore della Galleria Interdisciplinare della Sicilia Giovanna Cassata presenteranno, il 21 settembre alle 17,30, presso il Salone del Baldacchino del Museo Regionale di Palazzo Mirto di Palermo, il restauro degli strumenti musicali ivi custoditi, finanziato dall’assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana.
L’evento prevede la presentazione del volume di Giovanni Paolo Di Stefano dal titolo "Gli strumenti musicali di Palazzo Mirto: storia, tecnologia, restauro", edito dalla Regione Siciliana. Il testo illustra le peculiarità costruttive e le vicende inerenti la storia dei pregevoli strumenti musicali custoditi presso il museo palermitano. Seguirà la relazione del restauratore Ugo Casiglia che spiegherà nel dettaglio il meticoloso ed articolato intervento conservativo da lui effettuato.
La collezione include un rarissimo organo a cilindro della prima metà del XIX secolo realizzato dal viennese Anton Beyer, “meccanico di corte” del Re delle Due Sicilie per il quale realizzò due strumenti simili a quello di Palazzo Mirto che ancora oggi si conservano presso la Reggia di Caserta. Questo prezioso strumento può essere considerato un antenato dei dispositivi di riproduzione sonora e dei juke-box poiché è in grado di riprodurre automaticamente melodie e arie d’opera “incise” su cilindri di legno intercambiabili che azionano i meccanismi dell’organo senza l’intervento di un esecutore.
La collezione di Palazzo Mirto conta anche tre antichi pianoforti: uno a coda, in stile Biedermeier, realizzato a Vienna intorno al 1820 da Mathias Jakesch (ideale per l’esecuzione delle musiche del primo romanticismo); un pianoforte a coda del 1858 della famosa fabbrica Pleyel di Parigi (del tutto simile agli strumenti prediletti e suonati da Chopin); un pianoforte verticale della fabbrica Koelliker & Grammer di Zurigo.
Per l’occasione, gli strumenti di Palazzo Mirto saranno suonati per la prima volta, dopo il recente restauro, dal noto concertista Costantino Mastroprimiano − uno dei più apprezzati virtuosi italiani, specializzati nell’esecuzione su pianoforti storici − che torna a Palermo con un recital dedicato alle melodie di Beethoven, Schubert e Chopin.
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