Il Teatro Massimo di Palermo inaugura la Stagione 2011 con la prima assoluta di una nuova opera commissionata per l'occasione: Senso (20-30 gennaio) del compositore milanese Marco Tutino, fra i più rappresentati sulla scena teatrale contemporanea.
"Senso", un bozzetto di scena di Hugo de Ana |
Questa scelta fa parte di un programma pluriennale - apertosi nel novembre 2009 - che il Teatro Massimo sta dedicando al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Dopo lo spettacolo "Bianco Rosso e Verdi" che ha ottenuto il prestigioso premio Abbiati dell'Associazione Nazionale Critici Musicali come miglior iniziativa del 2009 e l'opera "Nabucco" di Giuseppe Verdi che ha inaugurato la Stagione 2010, adesso è un'opera in prima assoluta commissionata dallo stesso Teatro Massimo a sottolineare i legami tra mondo dell'opera e Risorgimento, con la forma di spettacolo che più è associata al periodo storico che ha visto nascere l'Italia Unita.
A dirigere l'Orchestra e il Coro del Teatro Massimo ci sarà una fra le più note bacchette di oggi, Pinchas Steinberg. Fra gli interpreti, Lei – la Contessa Livia Serpieri - sarà il soprano Nicola Beller Carbone, Lui – il tenente Hans Büchner – il tenore Brandon Jovanovich; Giorgio Surian invece indosserà i panni del Conte Serpieri. Le coreografie per il Corpo di Ballo del Massimo sono di Luigi Neri; le luci di Vinicio Cheli.
Hugo de Ana – che firma regia, scene e costumi – ha immaginato un sontuoso apparato scenico, basato su un caleidoscopio di riflessi che propongono un Risorgimento non didascalico ma immaginifico, in cui non mancano i riferimenti alla cinematografia di Visconti.
Per “Senso” il compositore Marco Tutino (alla sua quattordicesima partitura operistica) e l’autore del libretto Giuseppe Di Leva si sono ispirati alla omonima novella di Camillo Boito, uscita nel 1883 e resa celebre dalla splendida trasposizione cinematografica di Luchino Visconti nel 1954: l’opera si svolge nei primi anni di vita dello Stato unitario ed è intrisa di profondi dissidi, fra amore, interessi e tradimenti. Una scelta tematica che suggella l'anno di celebrazioni per l'anniversario dell'Unità d'Italia ma che soprattutto conferma il percorso artistico di Marco Tutino, da sempre intento a misurarsi con temi profondi tratti dalla letteratura o dall'attualità.
L'opera si dipana su due livelli narrativi: il primo, una vicenda passionale individuale, il secondo, il panorama storico risorgimentale. In primo piano la figura della Contessa Livia Serpieri, io narrante e soggetto di un amore cinico e morboso che nel libretto di Giuseppe Di Leva – frequente collaboratore di Tutino – si intrecciano vicendevolmente.
Costo dei biglietti: da euro 10 a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket.
Informazioni e prevendita: 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17).
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