La nona edizione di Teatri di Pietra Sicilia, la rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo che coinvolge i siti archeologici e le aree monumentali, ospita quest’anno cinque produzioni di Mda produzioni Danza, la compagnia fondata nel 1977 da Hal Yamanouchi e Aurelio Gatti.
Una scena de "L'oracolo di Delfi" (Foto: Fabio Stassi) |
Alla compagnia è affidato il compito di aprire la rassegna siciliana Teatri di Pietra a Castelvetrano (Tp), giovedì 25 luglio, con la messa in scena, all’ombra del Tempio di Hera nel parco archeologico di Selinunte, di “L’oracolo di Delfi” ilaro-tragedia da Plutarco e dal Mito, riletta nella drammaturgia da Sebastiano Tringali e di cui firma regia e coreografie Aurelio Gatti. In scena, nei ruoli principali, Ernesto Lama (il faccendiere proveniente da Cuma, dall'antro della Sibilla, che non può che essere partenopeo nel dire e fare), Miriam Palma (nelle vesti della Pizia, che alterna sonorità mediterranea ai riti arcaici del cunto) e lo stesso Tringali (il flemmatico vecchio Tiresia), con le danzatrici Carlotta Bruni, Rosa Merlino e Monica Camilloni nel ruolo delle sacerdotesse, e la musica dal vivo di Marcello Fiorini (il cieco Edipo che parla per musica).
Lo spettacolo ha tutti ingredienti di una commedia amara, in cui accanto ai temi del mito nasce la riflessione sulla menzogna, prodotta, comunicata e propagandata dal potere senza scrupoli, capace di asservire anche “l'oracolo” ai propri fini e di ridurre tutto alla rappresentazione e alla celebrazione del potente di turno.
Lo spettacolo “L’oracolo di Delfi”, nell’ambito di Teatri di Pietra, replicherà il 26 luglio al parco archeologico di Eraclea Minoa, Cattolica Eraclea (Ag); il 27 luglio al Teatro Antico di Morgantina, Aidone (En), il 28 luglio sull’Isola di Mothia, Marsala (Tp); il 27 agosto nell’area archeologica di Kaukana, Santa Croce Camerina (Rg). Lo spettacolo, inoltre, sarà replicato nella Valle dei Templi di Agrigento il 28 agosto (data che esula dal calendario dei Teatri di Pietra Sicilia).
L’altra messa in scena della compagnia è quella di “Caligola” – prima siciliana il 31 luglio al Teatro Antico di Morgantina, Aidone (En) per Teatri di Pietra -, tratto dall’opera teatrale di Albert Camus, il cui testo‚ elaborato in diverse versioni dal 1937 al 1958, è incentrato sul delirio del potere. Questa messa in scena in forma di danza teatro è scabra e tutta al femminile. Sul palcoscenico sei donne e un uomo: le prime rappresentazioni della dinamica, della passione, della necessità di cambiamento e della determinazione (seppure sfigurata e paradossale come quella di Caligola) e il secondo la staticità della forma, l'aspirazione ad una vita “felice” seppure tra mille compromissioni e un subordine costante a un ordine sempre più estraneo.
In scena gli attori Valentina Capone, Cinzia Maccagnano e Sebastiano Tringali con le danzatrici Carlotta Bruni, Luna Marongiu, Rosa Merlino e Roberta Rossignoli, firma la regia e le coreografie Aurelio Gatti. Caligola non è - né si può ridurre - alla “evidente” rappresentazione del potere. In questa rappresentazione altri temi, come quello della libertà, della dignità dell'uomo e della persona, il rischio dell'omologazione sociale decontestualizzati dal periodo storico dell'autore, diventano qualcosa di più che una riflessione sul malessere contemporaneo: un grido lacerante d’accusa. Sotto alle parole e all'azione, la musica di Lucrezio De Seta, non colonna sonora ma altro personaggio: folla, senato e anche luna.
Lo spettacolo “Caligola”, nell’ambito di Teatri di Pietra, replicherà l’1 agosto sull’Isola di Mothia, Marsala (Tp); il 2 agosto al Tempio di Hera di Selinunte,. Castelvetrano (Tp); il 3 agosto al parco archeologico di Eraclea Minoa, Cattolica Eraclea (Ag); il 4 agosto nell’area archeologica Vassallaggi di San Cataldo (Cl).
La terza produzione che Mda produzioni danza porta in Sicilia è “Cassandra” che sarà messa in scena per Teatri di Pietra il 17 agosto a nell’area archeologica Vassallaggi di San Cataldo (Cl) e il 18 agosto sull’Isola di Mothia, Marsala (Tp). Un lavoro dedicato ad una figura tra le più enigmatiche e fragili del mondo classico con Elisabetta Pozzi, protagonista di una drammaturgia ricca di suggestione. Attraverso il mito di Cassandra si giunge all'idea una consapevolezza “solitaria” del percepire l'imminente‚ quasi a suggerire l'esistenza di una empatia universale‚ in cui la tragedia non è quanto avviene‚ ma “l’impotenza” a comunicarlo. Una messa in scena che prosegue l'esperienza di “Sorelle di Sangue – Crisotemi” che si è caratterizzata per l'uso di diversi codici espressivi‚ la musica‚ la danza e la parola, per restituire una lirica del tragico‚ scarna ed essenziale‚ in cui la contemporaneità “passa” attraverso l'interprete, diventando significato del presente. “Cassandra” sarà replicato nella Valle dei Templi di Agrigento (data che esula dal calendario dei Teatri di Pietra Sicilia) il 19 agosto.
Continuando a parlare di donne, la compagnia Mda produzioni danza porta nuovamente in Sicilia “Ecuba studio” (il 5 agosto al Giardino della Kolymbetra di Agrigento e l’8 agosto sull’Isola di Mothia, Marsala per Teatri di Pietra Sicilia), un fortunato spettacolo di teatro danza, con la regia e coreografie di Aurelio Gatti, ispirato alle opere di Euripide e Seneca. In questo lavoro Ecuba è anche l'estrema difesa dell’identità e della storia‚ donna prima ancora che regina, che cerca strenuamente di “salvare” la memoria di una razza‚ di un popolo e di una discendenza. Una messa in scena che di intimo ha solo il ricordo di Polissena, il resto è solo sgomento per l’annullamento di una civiltà, di una famiglia e di una vita, quella di Troia. Tre le lingue utilizzate per questo spettacolo, la danza‚ la musica e la parola, per inviare un unico messaggio: ogni guerra è un immane misfatto dell’uomo‚ è un male terribile per tutti‚ vincitori e vinti. E il cuore femminile‚ più di quello maschile‚ ne è travolto e grida‚ con tutta la forza della passione e dell'amore. È insanabile la lacerazione di una madre‚ di una sposa‚ di una sorella o di una figlia‚ insostenibile la loro sofferenza‚ irrefrenabili la loro maledizione e la loro vendetta.. In scena Cinzia Maccagnano e le danzatrici Luna Marongiu, Carlotta Bruni e Rosa Merlino, sulle musiche originali di Lucrezio De Seta.
Il quinto spettacolo proposto da Mda Produzioni danza è, infine, “Metamorphosis”, un concerto per anima e mutazione nato da un’idea del musicista e compositore Marcello Fiorini, che vede in scena le danzatrici Carlotta Bruni e Rosa Merlino per la regia di Aurelio Gatti. Lo spettacolo è incentrato sulle musiche, originali di Marcello Fiorini, per la composizione delle quali si è si ispirato alle origini delle cinque grandi forze motrici del mondo antico: amore, ira, invidia, paura e sete di conoscenza. Anche qui, come nelle Metamorfosi di Ovidio, non esistono azioni, né di dei né di uomini. Dalla dinamica musicale nasce solo il movimento, e poi la danza. Lo spettacolo sarà messo in scena nell’ambito di Teatri di Pietra il 29 luglio al Giardino della Kolymbetra di Agrigento e il 30 luglio al Museo Pepoli di Trapani.
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