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martedì 16 luglio 2013

Torna a Palermo il Sole Luna Festival

Tante le novità quest'anno al Sole Luna Festival, giunto all’ottava edizione, che si terrà alla Galleria d'Arte Moderna di Palermo dal 16 al 22 settembre. Per l’edizione di quest'anno sono due le rassegne in concorso, una più strettamente legata al Mediterraneo, In.Med Doc, l’altra, Out.Med Doc, aperta al resto del mondo. Molti i riconoscimenti e un premio al miglior film in assoluto del valore di 3000 euro. 

Più di trenta i film in concorso quest’anno, cui si aggiungono anche rassegne fuori concorso curate dagli Istituti di cultura della città (Institut Français, Goethe Institut, Cervantes) e dai tre festival indipendenti Sicilia Queer Filmfest, Sorsi Corti, Sicilia Ambiente con i quali Sole Luna ha avviato una stretta collaborazione dall’inizio di quest’anno. Le proiezioni avranno inizio ogni giorno alle 18.30 e si chiuderanno a tarda notte. Dal 2012 Enel Green Power è lo sponsor ufficiale dei premi assegnati.

Per l’edizione 2013 si aggiungono due premi speciali: uno dedicato ai film provenienti dall’America Latina, con la sezione “Enel Green Power for Latin America”; l’altro, il Premio Enel Green Power Nuove Energie, dedicato agli allievi delle cinque sedi italiane del Centro Sperimentale di Cinematografia. Il tema del concorso è When the green comes true: renewable energy trough your eyes. Al vincitore verrà affidata la regia di un documentario su un progetto di “Corporate Social Responsibility” dell’Azienda.

“Sole Luna Festival” rappresenta un luogo di comunicazione ormai riconosciuto a livello internazionale grazie alla qualità e alla forza strategica delle sue iniziative, capaci di suscitare un dialogo aperto e un confronto non pregiudiziale su culture diverse. L’efficacia della formula è testimoniata dall’attenzione di un pubblico sempre più numeroso, anno dopo anno, e sempre più attento. La settima edizione del Festival ha contato circa 15.000 presenze.

Il Festival ha esordito con una proiezione speciale nel 2006 a Palazzo Venezia, a Roma, portando per la prima volta in Italia sullo schermo la West Eastern Divan Orchestra di Daniel Barenboim con il documentario Knowledge is the beginning di Paul Smaczny. La sua prima edizione a ottobre 2006, a Palermo, ha premiato uno dei più famosi attori e registi palestinesi, Mohammad Bakri, con il suo documentario Da quando te ne sei andato vincitore del miglior film in assoluto.

Quest’anno la giuria internazionale è composta da sei personalità del mondo del cinema e della cultura ed è presieduta da Alessandro Rais, storico del cinema, e da Fariborz Kamkari, famoso regista che ha esordito a Venezia con “I fiori di Kirkuk”.

Gli altri giurati sono:

Giona Antonio Nazzaro - critico cinematografico e membro della commissione di selezione del Festival del Cinema di Roma

Emma Rossi Landi - regista e vice-presidente di Doc It

Michela Occhipinti - regista e documentarista, vincitrice dell’edizione del Festival 2012.

Maria Cristina Papetti - responsabile dei progetti di Corporate Social Responsability di Enel Green Power


WAEL SHWAKY – VIDEO ART - UNA NUOVA LUCE SULLE CROCIATE

Sole Luna Festival ogni anno diventa moltiplicatore di eventi e, tra le tante attività in programma per il 2013, propone un evento eccezionale: la proiezione speciale del lavoro di Wael Shwaky: due video-art “ The path of Cairo” e “The Horror Show File” della serie Cabaret Crusades che saranno presentati dall’artista a Palermo il 20 e 21 settembre.

L’artista egiziano Wael Shawky reinterpreta la prima crociata attraverso l’utilizzo di marionette dell’Ottocento della collezione Lupi di Torino e in parte fabbricate dai laboratori della scuola di ceramica della Provenza, Facoltà di Scienze di Aix. L’artista dal 2010 sta sviluppando un film in quattro parti che rivede i presupposti religiosi della prima crociata contro Gerusalemme nel 1095-99. La regia si ispira al libro di Amin Maalouf, Le crociate con gli occhi degli arabi (editore? 1983).
I due film, le prime due parti del lavoro non ancora completato, argomentano posizioni distanti dalla retorica ecclesiastica del Papa Urbano II. Lo spettatore è catturato da scene cruente e di massacro eppure, attraverso la distanza estetica causata dalle rigidità degli attori/marionette, ripercorre pienamente eventi storici in un’atmosfera magistralmente resa dalla splendida fotografia di Fabrizio La Palombara.

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