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sabato 14 aprile 2012

"Don Quichotte" arriva al Teatro Massimo

Sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo torna la danza con uno dei titoli più noti che del repertorio classico, accademico, saldamente legato alla tradizione russa, “Don Quichotte” su musiche di Ludwig Minkus e la coreografia di Marius Petipa, Alexander Gorskij e Kas’jan Golejzovskij. 

Kateryna Hanjukova
Il Balletto dell'Opera di Kiev giunge a Palermo per la prima volta e presenta, appunto, uno dei capolavori coreografici del proprio repertorio, interpretato dalle sue etoiles. Nei ruoli della coppia di protagonisti, Kitri e Basilio, si alterneranno così Tetjana Lozova / Kateryna Hanjukova e Denis Nedak / Viktor Iščuk mentre invece Don Quichotte sarà Sergej Litvinenko e la Regina delle Driadi Ol’ga Kif’jak. 

L'Orchestra del Teatro Massimo è diretta da Oleksej Baklan, le scene e i costumi sono di Volodomir Aref’ev (Allestimento del Balletto dell'Opera di Kiev).

È la seconda volta nella storia del Teatro Massimo che il “Don Quichotte” arriva sul suo palcoscenico: nel 2006 con la compagnia del Mariinskj di San Pietroburgo, adesso con il Balletto dell'Opera di Kiev, considerato con quello del Mariinskij appunto e quello del Bolshoi, custode della grande tradizione coreografica russa. 

Icona indiscussa del balletto ottocentesco, il francese Marius Petipa (1822-1910) ha il suo primo ingaggio come coreografo di corte a Madrid; nel 1848, dopo un duello scatenato da una avventura amorosa, è costretto a lasciare la Spagna e si trasferisce in Russia, prima a Mosca, poi a Pietroburgo dove nel è nominato ufficialmente maitre de ballet dei teatri pietroburghesi. Petipa affronta la creazione di un balletto ispirato al “Don Quichotte” di Cervantes due volte, la prima per il Bolshoi di Mosca (14 dicembre 1869) e la seconda versione per il Mariinskij di Pietroburgo (1871). 

Autore della musica è Ludwig Minkus (1827-1890), austriaco di origini boeme che ha avuto un ruolo di rilievo nello sviluppo del balletto russo del secondo Ottocento, collaboratore stabile di Petipa sino all'arrivo di Cajkovskij. Il tema del “Don Quichotte” è ripreso in danza sin dalla seconda metà del Settecento; Petipa si ispira principalmente all'episodio brillante del secondo libro del romanzo di Cervantes: le nozze di Gamache. Chi cerca pertanto nella versione coreografica di “Don Quichotte” lo spirito del romanzo di Cervantes andrà deluso: il protagonista non è più l'hidalgo sognatore, ma il barbiere Basilio; il personaggio di Don Quichotte è presente in varie scene del balletto, ma l'accento è saldamente posto sulle avventure d'amore fra Basilio e Kitri, figlia di Lorenzo locandiere di Barcellona. Una commedia che ha in fulcro nella coppia Basilio-Kitri che gode dei momenti coreografici più virtuosistici, come il gran passo a due finale. Accanto alle danze di carattere e ai pezzi di bravura per le etoiles non manca però l'accademico “l'atto bianco” in cui, in una foresta, Don Chisciotte immagina di vedere Kitri-Dulcinea circondata da driadi e cupidi. 

La vivacità solare delle turbinose danze spagnole, la grandiosità dello spettacolo, l'ispirazione della coreografia, l'amore dei russi per la lontana, calda e mitica Spagna fanno sì che lo spettacolo viva nel tempo e sia replicato sino all'inizio del Novecento. Che cosa resta oggi della versione di Petipa? Ben poco. I molti Don Chisciotte in giro per i teatri del mondo, si rifanno a Petipa, ma sono invece “figli non riconosciuti” di un altro grande coreografo che nel 1900 a Mosca riprese in mano il balletto e ne diede una nuova versione: Aleksandr Gorskij, nato a Pietroburgo il 18 agosto 1871, morto a Mosca il 20 ottobre 1924, danzatore solista al Mariinskij, trasferitosi a Mosca proprio nel 1900 dove diventa primo ballerino e coreografo. 

Dalla versione Petipa-Gorskij deriva anche quella del Balletto dell'Opera di Kiev, rivista da Kas’jan Golejzovskij, così come le tantissime altre in repertorio, da quella rivista da Rudolf Nureyev (Vienna 1966) o quella di Baryshnikov (New York 1980). 


INFORMAZIONI

Costo dei biglietti: da euro 10 a euro 85, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17). Teatro Massimo – piazza Verdi 1 – 90138 Palermo

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