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domenica 5 dicembre 2010

A Catania si svela l'inedito "Agatae" di Modigliani

L’inedito “Ritratto di Agatae” di Modigliani, il disegno mai pubblicato sinora che raffigura la santa patrona della città di Catania, sarà “svelato” ufficialmente lunedì 6 dicembre in occasione della conferenza stampa di presentazione di “Modigliani, ritratti dell’anima” la mostra in programma al Castello Ursino di Catania dall’11 dicembre all’11 febbraio 2011. Un evento senza precedenti per la città etnea che, grazie alla presenza di quest’opera inedita - documentata dalla firma del celebre artista toscano - lega per sempre la sua storia a quella di Amedeo Modigliani.

La mostra, ospitata nel Museo Civico Castello Ursino – una fortezza d’epoca medievale realizzata da Federico II di Svevia – è organizzata dal “Modigliani Institut Archives Légales, Paris-Rome”, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, il Comune di Catania e la Galleria Side A del collezionista Giovanni Gibiino, coordinatore in Sicilia delle opere dell’artista livornese, su iniziativa del Sindaco, Raffaele Stancanelli, e dell’Assessore alla Cultura e ai Grandi Eventi del Comune di Catania, la stilista Marella Ferrera che interverranno lunedì in conferenza stampa insieme con Salvo Russo, artista e docente di pittura all’Accademia di Belle Arti e all’Università di Catania, autore di un testo in catalogo dedicato alla “virtuale” giornata catanese di Modigliani che, pur desiderandolo, non potè conoscere la città ai piedi dell’Etna dove si erano trasferiti per qualche tempo i fratelli Emanuele e Umberto.

Il “Ritratto di Agatae” nasce nel 1919, durante gli anni parigini di Modigliani e viene scoperto per caso, da un collezionista di documenti antichi, molti anni dopo l’acquisto di un lotto in una prestigiosa casa d’aste internazionale. Era sul retro di una lettera, a lungo piegata in due e quindi impossibile da vedersi, indirizzata a Modigliani da un prelato di Noto (Sr).

Nel corso della conferenza stampa il Sindaco Stancanelli e l’assessore Ferrera illustreranno i contenuti e l’offerta di servizi della mostra che, per la prima volta, indaga il percorso artistico e umano di Modigliani: un itinerario, fra opere e documenti d’epoca – fra cui il “Diario della madre”, una sorta di giornale di famiglia curato da Eugénie Garsin-Modigliani - che ripercorrono la vita del ritrattista erede della tradizione rinascimentale toscana. Un centinaio le opere esposte al Castello Ursino secondo un ordine cronologico che prende il via dalla nascita di Amedeo: 25 disegni, 3 oli su tela, 5 sculture oltre a 7 disegni inediti di Modigliani selezionati da Gibiino fra quelli in possesso dei collezionisti siciliani, realizzati a Parigi tra il 1909 e il 1919 e mai esposti. In mostra anche le opere degli amici di Modigliani, che nel quartiere di Montmartre, un secolo fa, visse a contatto con artisti e intellettuali del tempo come Cocteau e Apollinaire. In mostra al Castello Ursino, dunque, anche una quarantina di opere degli amici più intimi di Modigliani, come Picasso, Toulouse-Lautrec e Jacob, e dei contemporanei Orloff, Chéret, Viegels, Foujita.

Il catalogo di “Modigliani, ritratti dell’anima” – redatto da un comitato scientifico coordinato da Claudio Strinati, già Soprintendente del Polo Museale di Roma, e ricco dei contributi critici di intellettuali e studiosi internazionali - è pubblicato da Domenico Sanfilippo Editore.

INFO
Segreteria Organizzativa “Modigliani, ritratti dell’anima”
Museo Civico Castello Ursino
Piazza Federico di Svevia
Tel. 095 – 34.58.30
Cell. 392-24.411.84

ORARI
da lunedì a sabato 10-19
domenica 9.30-20.30
11 e 18 dicembre fino all’ 1.30
(ultimo ingresso ore 24)

FESTIVI
1 gennaio 15.30-20.30
6 gennaio 9.30-20.30
5 febbraio (S. Agata) 9.30-20.30

CHIUSO
25 dicembre

BIGLIETTI
Intero 6 euro
Ridotto 3 euro

PREVENDITA BIGLIETTI
Circuito Box Office
Tel. 095 722.53.40
www.ctbox.it

PRENOTAZIONE GRUPPI e VISITE GUIDATE
Segreteria Organizzativa del Castello Ursino 095
Marina Cafà, mobile 392-24.411.84
modiglianicatania@gmail.com

1 commento:

  1. Spero che qualcuno ricordi ancora la famosa “burla dei Modì” – era il non lontano 1984 – quando un gruppo di studenti burloni fu protagonista della famosa beffa delle false teste di Amedeo Modigliani, scolpite e fatte ritrovare per puro divertimento nell’Arno, burla poi ampiamente confessata, in quell’occasione persero la faccia un numero incredibile di “studiosi” – critici d’arte, direttori di musi, ecc. per non mortificare nessuno, citerò semplicemente il grande Giulio Carlo Argan (passato a miglior vita), le cui competenze, ancora oggi nessuno oserebbe mettere in discussione, grande studioso dell’arte, che a suo tempo fece tremare studenti di liceo e universitari. Ciò premesso, voglio esprimere anche in questo caso il mio dissenso perché ancora una volta, non credo all’autenticità dello “inedito Ritratto di Agatae” – (la Santa Patrona di Catania) – “scoperto nel retro di una lettera indirizzata a Modigliani da un prelato di Noto”. Ad avviso di chi scrive, i tratti del disegno, sono dal punto di vista grafico, una enfatizzata caricatura dei tratti del vero Modigliani che abitualmente vediamo nell’opera del grande artista livornese, anche la firma sembra essere una copia non troppo ben fatta. In altre parole – scusatemi non credo all’autenticità di questa opera che sono convinto, farà soltanto la gioia del venditore che in lacrime la venderà, ma soltanto per arricchire il patrimonio della città di Catania.
    FRANCESCO BUFFA DESIGNER

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