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lunedì 17 gennaio 2011

"Senso" inaugura la Stagione 2011 del Teatro Massimo

Il Teatro Massimo di Palermo inaugura la Stagione 2011 con la prima assoluta di una nuova opera commissionata per l'occasione: Senso (20-30 gennaio) del compositore milanese Marco Tutino, fra i più rappresentati sulla scena teatrale contemporanea.

"Senso", un bozzetto di scena di Hugo de Ana
Questa scelta fa parte di un programma pluriennale - apertosi nel novembre 2009 - che il Teatro Massimo sta dedicando al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Dopo lo spettacolo "Bianco Rosso e Verdi" che ha ottenuto il prestigioso premio Abbiati dell'Associazione Nazionale Critici Musicali come miglior iniziativa del 2009 e l'opera "Nabucco" di Giuseppe Verdi che ha inaugurato la Stagione 2010, adesso è un'opera in prima assoluta commissionata dallo stesso Teatro Massimo a sottolineare i legami tra mondo dell'opera e Risorgimento, con la forma di spettacolo che più è associata al periodo storico che ha visto nascere l'Italia Unita.

A dirigere l'Orchestra e il Coro del Teatro Massimo ci sarà una fra le più note bacchette di oggi, Pinchas Steinberg. Fra gli interpreti, Leila Contessa Livia Serpieri - sarà il soprano Nicola Beller Carbone, Luiil tenente Hans Büchner – il tenore Brandon Jovanovich; Giorgio Surian invece indosserà i panni del Conte Serpieri. Le coreografie per il Corpo di Ballo del Massimo sono di Luigi Neri; le luci di Vinicio Cheli.

Hugo de Ana – che firma regia, scene e costumi – ha immaginato un sontuoso apparato scenico, basato su un caleidoscopio di riflessi che propongono un Risorgimento non didascalico ma immaginifico, in cui non mancano i riferimenti alla cinematografia di Visconti.

Per “Senso” il compositore Marco Tutino (alla sua quattordicesima partitura operistica) e l’autore del libretto Giuseppe Di Leva si sono ispirati alla omonima novella di Camillo Boito, uscita nel 1883 e resa celebre dalla splendida trasposizione cinematografica di Luchino Visconti nel 1954: l’opera si svolge nei primi anni di vita dello Stato unitario ed è intrisa di profondi dissidi, fra amore, interessi e tradimenti. Una scelta tematica che suggella l'anno di celebrazioni per l'anniversario dell'Unità d'Italia ma che soprattutto conferma il percorso artistico di Marco Tutino, da sempre intento a misurarsi con temi profondi tratti dalla letteratura o dall'attualità.

L'opera si dipana su due livelli narrativi: il primo, una vicenda passionale individuale, il secondo, il panorama storico risorgimentale. In primo piano la figura della Contessa Livia Serpieri, io narrante e soggetto di un amore cinico e morboso che nel libretto di Giuseppe Di Leva – frequente collaboratore di Tutino – si intrecciano vicendevolmente.

Costo dei biglietti: da euro 10 a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. 

Informazioni e prevendita: 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17).

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