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lunedì 11 aprile 2011

Teatro, Lavia rilegge "Il malato immaginario" a Catania

Gabriele Lavia ritorna sul palcoscenico del Teatro Stabile di Catania, protagonista e regista di un classico del teatro di tutti tempi: “Il malato immaginario” di Molière, in scena alla Sala Verga dal 12 al 17 aprile

Gabriele Lavia
Prodotto dallo Stabile dell’Umbria e dalla Compagnia Lavia Anagni, l'allestimento si avvale della traduzione di Chiara De Marchi; Alessandro Camera firma la scena, Andrea Viotti i costumi, Simone De Angelis le luci, Giordano Corapi le musiche. Sul palco un cast di qualità: Giulia Galiani, Lucia Lavia, Gianni De Lellis, Andrea Macaluso, Pietro Biondi, Michele Demaria, e ancora Mauro Mandolini, Alessandro Parise, Giorgio Crisafi, Barbara Begala.

Impegnato in una lunga tournée, Lavia dà voce e corpo all’ipocondriaco Argante, con una lettura innovativa che punta sulle affinità che legano l’autore al pensiero di Pascal e all’esprit de finesse. Spiega l’artista: "L’ultima opera di Molière pone, a partire dal titolo, due problemi, due 'altrove' dell'Essere: la Malattia e l'Immaginario. Il titolo, ambiguo, vela probabilmente il senso profondo. È la storia di un Malato (soggetto) immaginario (predicato), oppure è l'Immaginario (soggetto) malato (predicato)? Basta spostare l'enfasi su una parola piuttosto che un'altra e cambia tutto. I due grandi filosofi del tempo, Cartesio e Pascal, hanno visioni del mondo diverse. Cartesio direbbe che il Malato è soggetto e Immaginario predicato. Pascal, al contrario, direbbe che è l’Immaginario soggetto e malato predicato".

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