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mercoledì 21 agosto 2013

Magia e ritmi d'oriente: "Percorsi nomadi" a Villa Piccolo

Per la rassegna "Le porte del Sacro - Artisti per Villa Piccolo", promossa dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e diretta da Alberto Samonà, sono di scena le suggestioni della spiritualità nomade e dell'Oriente. 

L'attrice Manuela Fiscarelli
Venerdì 23 agosto, alle 21, nel giardino di Villa Piccolo (Strada Statale 113, km.109, Capo d’Orlando) è in programma "La natura immobile del movimento - Percorsi nomadi": mimo-statua-musico, con Giovanni D’Ancicco e Manuela Fiscarelli. Uno spettacolo di grande suggestione che farà entrare il pubblico in una dimensione magica e senza tempo. Ingresso libero.

Protagonista un mimo-statua, un'antica principessa zingara in cerca delle sue origini, che simbolicamente incarna in sé il viaggio degli usi, dei costumi, delle cerimonie, delle danze e delle musiche, che dall’Oriente è approdato in occidente, attraversando la terra e indicando la magia dell’evoluzione-trasformazione dei popoli.

Accompagnata in questa sua performance artistica contrassegnata dalla sua immobilità e dal movimento muto, da un musico e dai suoi strumenti di tradizione orientale (setar, zarb/tom-bak, rebab) delle culture persiana e afghana.

Giovanni D'Ancicco ha tenuto concerti a Roma presso la Scuola di musica del Testaccio, al Teatro Palladium, al Castello della "Spizzichina", all'Auditorim Parco della Musica e in diversi centri d'Italia. Muove la sua ricerca nell'ambito degli strumenti persiani con il maestro Pejman Tadayon. Suona rubab, strumento afgano, col maestro Daud Khan Sadozai.

Manuela Fiscarellli, attrice, ha studiato poetica del corpo, dell'oscurità e dello spazio con il teatro sensoriale de Los Sentidos, col maestro Enrique Vargas. Ha al suo attivo diversi spettacoli, tra cui "Fermentacion" di Vargas, per la Città-spettacolo di Benevento, e diverse opere come mimo, attrice e danzatrice, per ultima un'opera da camera per il Teatro sociale di Trento nel 2012, di cui è anche aiuto regista.

La rassegna è interamente autofinanziata dagli artisti quale gesto di solidarietà nei confronti della Fondazione Piccolo.

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