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martedì 30 luglio 2013

Il Teatro Massimo approva bilancio consuntivo 2012

L’assemblea dei Soci della Fondazione Teatro Massimo (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Regione Siciliana e Comune di Palermo) riunitasi oggi, ha espresso parere favorevole al bilancio consuntivo 2012 presentato dal Commissario Straordinario prefetto Fabio Carapezza Guttuso. Il bilancio 2012 – che riguarda l’esercizio precedente all’insediamento del Commissario - si chiude con un disavanzo di 3.431.000 euro. Tale parere si aggiunge a quello dei Sindaci revisori e a quello della società di revisione PwC – PricewaterhouseCoopers anch’essi favorevoli.

Il Teatro Massimo di Palermo
Il risultato, frutto di una attenta ricostruzione della realtà delle cose, ha inciso inevitabilmente sulla gestione del 2013 e sul bilancio di previsione 2013-2015 già approvato. In particolare, in questi mesi, il Commissario straordinario ha dovuto infatti da un lato modificare la programmazione artistica, già approvata, contrattualizzata e commercializzata nel 2012, dall’altro ha dovuto chiudere un accordo con le OO. SS. per intervenire sulle retribuzioni del personale dipendente.

Fortunatamente tali decisioni, seppur dolorose, hanno ottenuto un buon riscontro sia sul fronte sindacale - che ha responsabilmente compreso la necessità di operare alcuni tagli - che dal pubblico, che ha comunque apprezzato la rimodulazione della programmazione artistica 2013 e che sta reagendo positivamente alla prima tranche di rinnovo degli abbonamenti per la Stagione 2014. Si registra inoltre un flusso costante nelle presenze di turisti e visitatori del Teatro (che per la prima volta rimarrà aperto per le visite per tutto il mese di agosto), nonché una accoglienza calorosa per le attività estive che il Massimo sta proponendo non solo a Palermo ma anche in alcune importanti località turistiche regionali (Bagheria, Petralia, Tindari, Cefalù). La Stagione 2013 riprenderà quindi il prossimo 17 settembre con una edizione del “Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini per la quale si prevede già il “tutto esaurito”.

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