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martedì 23 luglio 2013

Con "Mena" nasce la "Festa dell'Opera Mediterranea"

“Festa dell’Opera Mediterranea” è il nuovo appuntamento con la grande musica lirica promosso dalla Camerata Polifonica Siciliana. Fedele alla linea programmatica tracciata in oltre vent’anni di attività dal presidente Aldo Mattina e dal fondatore e direttore artistico Giovanni Ferrauto, la CPS produce per il 2013 un vero e proprio festival estivo, che pur senza trascurare il tradizionale repertorio operistico, ha tra i principali obiettivi tenere a battesimo titoli inediti o mai eseguiti nel territorio. 

Il soprano Chiara Vyssia Ursino (Foto: Orazio Ursino)
La prima mondiale assoluta di "Mena", da poco ultimata dal compositore Plinio Maggi ispirandosi a “I Malavoglia” verghiani, sarà così abbinata in cartellone ad un classico immortale come “Il barbiere di Siviglia” rossiniano, allestito con la prestigiosa collaborazione del bass-baritone Simone Alaimo.

Questa prima edizione della “Festa” si svolgerà dal 25 al 30 luglio a Catania e Gela con un’ulteriore tappa a Noto. La Camerata Polifonica Siciliana si avvale per l’occasione della preziosa sinergia, avviata già lo scorso anno, con la Repubblica del Kazakistan, che sostiene il progetto attraverso la partecipazione della rinomata Orchestra di Stato del Teatro dell’Opera di Astana, capitale della nazione kazaka. Anche il Comune di Gela (Assessorato al Turismo) interviene come sponsor della manifestazione insieme agli altri enti pubblici che sostengono la CPS: Regione Siciliana (Assessorato Turismo) e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Nell’ambito del progetto è stato realizzato un workshop corale a cura di Giovanni Ferrauto, al quale hanno partecipato tre importanti ensemble siciliani: “Perfecta Laetitia Sancte Johannes” di Gela, “Sine Nomine” di Giarre e “Alma redemptoris Mater” di Scordia, diretti dai maestri Francesco Falci, Antonino Visalli e Giovanni Catalano.

La “Festa dell’Opera Mediterranea” prevede dunque la realizzazione di due autentici eventi. Tale si annuncia Mena, intensa creazione “crossover” – tra classica e pop – del catanese Plinio Maggi, cantautore e compositore tra i più importanti, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Sua, una per tutte, la canzone “L’indifferenza”, incisa in Italia e all’estero da Iva Zanicchi nel 1970. Nonostante il precoce ritiro dalle scene e il lungo impegno come farmacista, Maggi ha sempre coltivato e maturato l’urgente passione per la composizione, ed è approdato infine al teatro musicale e alla lirica, secondo un percorso che lo accomuna alle affini esperienze di autori come Franco Battiato, Lucio Dalla, Gianni Bella, Riccardo Cocciante.

“I tre atti di Mena – sottolinea Plinio Maggi – sono un omaggio all’anima etnea, rielaborata attraverso il capolavoro di Verga, e in particolare l'amore irrisolto di Mena Toscano e Alfio Mosca. Ho cominciato a lavorarci circa quattro anni fa, seguendo l’esortazione dell’allora presidente della Società Catanese Amici della Musica, Antonio Maugeri, che di musica e cultura s’intende davvero”.

La composizione di Maggi per Mena è stata trascritta e orchestrata da Giovanni Ferrauto, che salirà anche sul podio della formazione kazaka. Il libretto è stato sviluppato a quattro mani dallo stesso Maggi e Carlo Majorana Gravina. Interpreti saranno il soprano Chiara Vyssia Ursino (nel title role di Mena), il tenore Yuri Corace Cassarà (Alfio), il baritono Salvatore Todaro (Padron ‘Ntoni), il mezzosoprano Concetta Cannavò (Maruzza), e ancora il tenore Vincenzo Lo Presti (Cipolla), il baritono Tommaso Caramia (Piè di papera), il mezzosoprano Melissa Minardi (Voce dal popolo), l'attore Fabio Costanzo (voce recitante). I popolani saranno impersonati dai circa 100 elementi del suddetto “Festa dell’Opera” Workshop Choir, istruito dai citati maestri del coro e di palcoscenico Falci, Catalano e Visalli. La regia è di Turi Giordano, scene di Rocco Cuvato, costumi di Rosi Bellomia.

Dal punto di vista del linguaggio melodico, armonico e drammaturgico che caratterizza Mena, la prima cosa che balza in chiara evidenza è la sua atipicità, dovuta all’incontro di due mondi poetici e culturali assai diversi fra loro: da un lato la fertilissima “vena” di spontaneità melodica di Maggi, che affonda le sue radici nella più nobile tradizione della canzone italiana d’autore, e dall’altro la sensibilità contemporanea del compositore Giovanni Ferrauto che nell’eclettismo ha trovato una delle sue direttrici creative più feconde.

L’impianto armonico di Ferrauto traspone la linea melodica di Maggi su un piano propriamente operistico, contestualizzandolo nell’ambito della scrittura musicale degli inizi del '900 con chiari riferimenti stilistici d’ispirazione pucciniana e mascagnana. Non mancano sezioni assai contrastanti dove Ferrauto ha utilizzato tecniche seriali o di strumentazione timbrica. L’impegno vocale richiesto ai ruoli è particolarmente arduo, in quanto è frequente il ricorso a tessiture estreme sia verso l’acuto che, al fine di rendere più naturale la parola cantata, verso il basso.

Il doppio appuntamento con Mena è a Catania il 25 luglio alla Terrazza Ulisse con la serata di gala prevista per l’inaugurazione; e quindi il 28 alle Mura Timoleontee di Gela.

L’altro titolo in cartellone, che non ha certo bisogno di presentazione, è Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e può contare, s’è detto, sulla partecipazione di una stella della lirica come Simone Alaimo, che collabora da tempo al progetto della “Festa dell’opera Mediterranea” insieme alla sua Accademia Lirica, fucina di nuove leve. Alaimo, che ha ritagliato per sé il ruolo di Basilio, curerà anche la regia. Accanto a lui il baritono Massimiliano Fichera (Figaro), il mezzosoprano Sofie Koberize (Rosina), il tenore Daniele Zampardino (Il conte d'Almaviva), il basso buffo Giuseppe Esposito (Bartolo), e ancora il soprano Rosanna Manzella (Berta) e il baritono Giuseppe Toia (Fiorello).

Il coro maschile Perfecta Laetitia Sancte Johannes di Gela è istruito dal maestro Francesco Falci. Maestro al cembalo Enrico Dibennardo, sul podio il direttore d’orchestra Abzal Mukhitdinov. Scene e costumi di Gerardo Spinelli. “Il barbiere di Siviglia” sarà in scena il 27 luglio alla Terrazza Ulisse di Catania, il 29 a Noto, al Cortile dei Gesuiti, dove lo spettacolo è realizzato in collaborazione col Festival Internazionale Notomusica; e il 30 luglio alle Mura Timoleontee di Gela.

Tra i protagonisti, oltre ad artisti affermati nel panorama della lirica internazionale, anche giovani talenti appositamente selezionati e preparati. Un ringraziamento particolare va al celebre tenore Salvatore Fisichella, che ha messo a disposizione la sua esperienza artistica nella preparazione del cast vocale di Mena.

Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21. I biglietti si potranno prenotare ed acquistare online sul sito web del festival www.festadellopera.com oppure nei punti vendita indicati sul sito stesso. A Catania il punto vendita autorizzato è presso GIL’E Centro Ulisse viale Ulisse 10, Catania. Per informazioni telefoniche: 0957260230 oppure 3407058847; e-mail: info@festadellopera.com.

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